Pedali flat o Spd? E se la soluzione fosse invece quella offerta da Magped? Pedali flat o Spd? E se la soluzione fosse invece quella offerta da Magped?
Franz e basta Scritto da  Gen 27, 2020

Pedali flat o Spd? E se la soluzione fosse invece quella offerta da Magped? In evidenza

Flat o Spd? Per i meno avvezzi ai termini tecnici, piatti o a sgancio rapido? Parliamo naturalmente di pedali e, da poco, a queste due scelte, se ne aggiunge una terza, i pedali a sgancio magnetico.

Magped, azienda austriaca con sede ad Aldrans, a pochi chilometri da Innsbruck, ha cercato, con questa invenzione, di entrare in una nicchia fatta da coloro i quali non amano i primi perché lasciano la bici troppo “libera” ma che volendo utilizzare gli SPD per una migliore resa nella pedalata, temono di agganciarsi ai pedali, specialmente in fuoristrada, per paura di rimanere, in caso di caduta, agganciati ad essa.

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Il nuovo pedale, realizzato in alluminio dal pieno, promette di riunire in un’unica soluzione tutti i lati positivi dei due tipi di pedali tradizionali: agganciati si ma senza un’azione meccanica. Per riuscirci sono dotati, nella faccia superiore, di un potente magnete che, facendo coppia con la placca metallica da installare al di sotto della scarpa, permette di rimanere attaccati ma rendendo più facile “mollare” il piede in qualunque momento.

Sul sito web dell’azienda sono disponibili, ad oggi, diversi tipologie di pedali, adatti praticamente a tutte le discipline, dalla strada al fuoristrada passando per gravel e city bike.

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La coppia che abbiamo ricevuto in prova è quella dedicata all’enduro: all’interno della confezione, oltre naturalmente ai pedali troviamo una coppia di placchette metalliche, una di distanziatori in plastica da installare per variare, secondo la scarpa utilizzata, l’altezza della placchetta dal pedale, alcune serie di “pin” di differente altezza e attrezzi per il loro montaggio. Semplice e molto veloce la prima fase, quella cioè del montaggio della piastra metallica in acciaio anticorrosione alla scarpa: 2 sole viti e via, tutto pronto.

Siamo rimasti subito piacevolmente colpiti dalla forza con la quale la placchetta metallica aggancia il magnete alla scarpa, creando un accoppiamento che non fa per nulla rimpiangere gli agganci SPD. Facile spingere in ogni condizione, senza alcuna dispersione di energia. Quando poi nei passaggi più impegnativi, le cose diventano più difficili, basta ruotare un minimo il piede o tirare con un po' più di forza verso l’alto e ci si libererà facilmente della presa senza alcun particolare problema. Superata la fase critica, basta riavvicinare la scarpa al pedale per ritornare agganciati saldamente.

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Comoda anche la possibilità di poter utilizzare le scarpe per camminare senza ostacoli una volta smontati dalla bici grazie al minimo spessore della placchetta stessa che permette, di fatto, di lasciare libera la suola. Altro vantaggio è dato dalla loro assoluta ininfluenza alla presenza di fango o pietrisco: al contrario degli SPD infatti, le placche metalliche non risentono per nulla dello sporco circostante, e ne rendono pratico il loro utilizzo anche in condizioni meteo avverse.

Indicati per tutti coloro i quali non sanno ancora “che pesci prendere”, i Magped sono disponibili, nella loro versione Enduro, in due versioni: con magnete da 150 N per rider fino a 80 kg ad un prezzo di 149 euro e con magnete da 200 N per ciclisti di peso superiore a 159 euro.

I pedali sono ordinabili, in tutte le loro versioni, direttamente sul sito di Magped.

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Bicimagazine non ha ricevuto alcun compenso per questo articolo. Il suo contenuto è quindi assolutamente onesto ed imparziale

 

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Franz e basta

Abituale frequentatore del circuito Superenduro, è il classico irriducibile della muscolare, un vero talebano del tassello. Tutto il resto è noia...

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