La raccolta dati si è chiusa a metà giugno, durante l’estate l’azienda ha rielaborato i risultati e da settembre le biciclette sono disponibili per la vendita, in versione da uomo e donna. In un mese, hanno raccolto più di 100 ordini da persone che hanno partecipato al processo di co-creazione.
“Un risultato importante, soprattutto se consideriamo che questa prima sperimentazione è stata pubblicizzata solo attraverso i nostri canali” dichiara Giuseppe Giannoni di Altroconsumo.
“Dimostra un cambiamento nel ruolo del consumatore che non si limita a scegliere tra le offerte esistenti ma vuole partecipare al processo ideativo. E’ una forma di consumo che noi riteniamo importante promuovere. I vantaggi per il produttore sono evidenti: raccoglie le esigenze prima di andare in produzione e riesce a segmentare il mercato. Le donne che hanno risposto al questionario, per esempio, sono disposte a pagare meno rispetto agli uomini ma hanno chiesto pochi accessori”.
Per Claudio Bedino di Starteed questo progetto è la realizzazione di un vecchio sogno.
“Siamo nati con l’idea di contaminare crowdfunding e co-creazione, sulle orme di Quirky, ma era necessario trovare una “italian way”. Questo è il modello giusto: integrare la passione e la competenza amatoriale direttamente nei processi produttivi tradizionali. Per le aziende, è una forma di ricerca e sviluppo. I co-creatori vedono realizzato quello che vogliono e lo ottengono a un prezzo inferiore a quello di vendita”.
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