Mancano ancora poco più di quattro settimane quando, a Gaiole in Chianti si rinnoverà il rito de L’Eroica, la cicloturistica d’epoca più amata al mondo.
Un rito che si ripete da ventidue anni, cioè da quella prima edizione alla quale presero il via in 92, un po’ per gioco e un po’ per scommessa, per vedere chi ce l’avrebbe fatta a pedalare duecento chilometri con le bici di vent’anni prima, su strade sterrate e indossando maglie di lana pesanti e decisamente fuori moda.
Chissà chi avrebbe pensato che Giancarlo Brocci e gli altri sette soci fondatori, stavano per inventarne una che avrebbe conquistato non solo la provincia di Siena, la Toscana, poi l’Italia tutta e infine il mondo intero.
A L’Eroica il ciclismo pedala alla ricerca le proprie origini, verso il recupero delle radici di uno sport faticoso, nel quale dalla fatica si trovano le energie per progettare il futuro.
Domenica 7 ottobre a Gaiole in Chianti ognuno troverà la strada bianca per le proprie possibilità, dai 32 chilometri della passeggiata, ai 46 chilometri del percorso leggermente più impegnativo, a quello dei 75 chilometri che richiede già una certa preparazione, al percorso dei 135 chilometri che esige rispetto e forte determinazione, fino al percorso eroico per eccellenza, quello dei 209 chilometri che vanno da Gaiole in Chianti a Montalcino e ritorno.
Come sempre a L’Eroica saranno oltre 7000 i ciclisti al via; parecchi di più, si stima, non pedaleranno ma animeranno il villaggio e parteciperanno agli eventi in programma. Tra tutti sono particolarmente attese le tante iniziative dedicate a Luciano Berruti, il cui ricordo mai cesserà di essere al primo posto nei cuori di chi apprezza i valori su cui si fonda l’appuntamento.