Gente speciale, quella de L’Eroica, che passa un anno intero a sognare il momento di prendere il via per un’avventura senza eguali. Si pedala per circa metà viaggio sulle Strade Bianche, patrimonio della provincia di Siena, in uno scenario composto da cipressi secolari, crete e valli che hanno reso celebre Siena in tutto il mondo.
Poi i vigneti che regalano vini di assoluta eccellenza, castelli e dimore da favola. Un paesaggio che lascia stupiti chi partecipa a L’Eroica per la prima volta e che continua ad affascinare chi non perde mai l’appuntamento fissato la prima domenica di ottobre.
L’Eroica si concede a tutti, sia a quelli che fanno della bicicletta la loro compagna abituale sia a quelli che la vivono nel tempo libero e che quindi non hanno la possibilità di misurarsi con il percorso più impegnativo. Sono infatti quattro i percorsi a disposizione: 38, 75, 135 e 205 chilometri. Non c’è limite di tempo.
Si viaggia in compagnia e ci si ferma per timbrare il Foglio di Viaggio, per scattare una foto ricordo ma soprattutto per assaggiare la ribollita e tutti gli altri prodotti tipici del territorio in uno dei tanti ristori che hanno reso ovunque famosissima L’Eroica.
Dallo scorso anno c’è addirittura chi non pedala e raggiunge Gaiole in Chianti proprio per partecipare solo al Tour dei Ristori e vivere così almeno in parte la stessa emozione dei ciclisti vestiti con le maglie di lana e la camera d’aria a tracolla. Insieme ai ciclisti di tutto il mondo pedaleranno tanti ciclisti famosi; tra i nomi più conosciuti al via: Luciano Berruti, icona del ciclismo vintage, Alessandra Cappellotto, campionessa del mondo 1997, l’attore Massimo Poggio, Marianne Vos, pluricampionessa su strada, pista e ciclocross, la francese Pauline Ferrand Prevot, neo campionessa del mondo su strada, il super campione tedesco Erik Zabel, l’altro tedesco Mario Kummer, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Seul nella cronometro a squadre, l’australiano Brett Lancaster, campione olimpico e mondiale nell’inseguimento a squadre, tantissimi corridori degli anni ’50 e ’60, tra cui Idrio Bui e Angelo Miserocchi.