Poi è stata la volta di Poonkiat Reungpoca, il primo dei tre thailandesi in gara, che porterà tra le montagne più affascinanti del mondo l’orgoglio di esserci: “L’impresa più grande della mia vita”. Di impresa, ha parlato anche l’atleta più nota, l’olimpionica di scherma Dorina Vaccaroni.
“Le sfide mi piacciono – ha detto l’ex fiorettista azzurra -, nella mia vita non mi sono mai tirata indietro. Dopo la scherma, mi sono appassionato al ciclismo. Ho partecipato a tante gare, anche di buon livello, ma questa è senz’altro la mia sfida più grande: mi sono allenata tantissimo, spero di arrivare alla fine”.
Valida come prova conclusiva del campionato nazionale della specialità, la D+ Ultracycling Dolomitica è scattata stamane da Cison di Valmarino, tra le colline trevigiane. I partecipanti – dieci le nazioni rappresentate - sono partiti da Piazza Roma con un intervallo di tre minuti l’uno dall’altro, raccogliendo grandi applausi: molti erano emozionati al limite delle lacrime. Qualcuno ha dedicato la propria fatica alle vittime del terremoto del Centro Italia.
Ad accoglierli sul palco di partenza, anche Tiziana Favero, figlia di Vito, il ciclista trevigiano dei tempi eroici, cui è dedicata la D+ Ultracycling Dolomitica, il sindaco di Cison di Valmarino, Cristina Pin, e Gianluigi Contarin, in rappresentanza della Provincia di Treviso.
I partecipanti alla D+ Ultracycling Dolomitica sono attesi da un percorso di 624 chilometri che si svilupperà tra Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, toccando sei province (Treviso, Vicenza, Belluno, Trento, Bolzano e Pordenone) e 76 Comuni. Ricordiamo che saranno sedici i passi montani e dolomitici da affrontare.