La mobilità sostenibile è, tuttavia, materia particolarmente complessa che richiede professionalità e competenze specifiche e fonte, allo stesso tempo, di interessanti opportunità, anche in termini occupazionali.
In questa direzione si muove FIAB-Federazione Italiana Amicidella Bicicletta, la più forte realtà associativa dei ciclisti italiani non sportivi, impegnata all’interno del 3° Corso di Perfezionamento e Aggiornamento professionale in "Esperto promotore della mobilità ciclistica",organizzato dal Dipartimento delle Scienze neurologiche biomediche e del movimento dell'Università degli Studi di Verona, dal 7 aprile all’11 giugno 2016.
L’"Esperto promotore della mobilità ciclistica" è una figura professionale emergente alla quale è affidato il compito di coordinare e gestire i vari attori pubblici e privati coinvolti nella mobilità ciclistica e tutte le attività legate al suo sviluppo: dai servizi per la bici in città al cicloturismo, passando per la pianificazione di sistemi e percorsi ciclabili, l'intermodalità con il treno, la sicurezza stradale ma anche la promozione di stili di vita più attivi.
Gli sbocchi professionali per l’“Esperto promotore della mobilità ciclistica” spaziano da attività imprenditoriali nell’ambito della pianificazione e progettazione delle infrastrutture, dell’offerta di servizi per la bici, del marketing e comunicazione fino ad attività sociali e di sviluppo territoriale non profit.
Spazio anche nella Pubblica Amministrazione, che, sempre più, si trova a deliberare su temi di mobilità, considerati anche i recenti fondi dedicati. All’interno degli enti pubblici, le Regioni in primis, le competenze sono, tuttavia, spesso complesse e frammentate, distribuite tra più uffici - pianificazione, infrastrutture, turismo, ambiente -: emerge, dunque, la necessità di una figura professionale come quella del promotore della mobilità ciclistica che sappia attivarle e gestirle correttamente.
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