Un accessorio indispensabile: 5 modelli di Caschi Urban provati per voi Un accessorio indispensabile: 5 modelli di Caschi Urban provati per voi
Giuseppe Battaglia Scritto da  Apr 26, 2022

Un accessorio indispensabile: 5 modelli di Caschi Urban provati per voi In evidenza

Inquinamento, salute, ma ora anche i prezzi del carburante portano a dover ripensare una mobilità più sostenibile e diversa. Acquistare una bicicletta o, per chi ne è già in possesso, utilizzarla sempre più frequentemente diventa quindi non solo una corretta pratica di vita quotidiana ma anche un motivo per risparmiare qualcosa del proprio budget mensile.

Pochi gli accessori veramente necessari all’utilizzo di una bici nel proprio tragitto quotidiano: luci anteriori e posteriori, una giacca impermeabile e un paio di guanti per le giornate più fredde o piovose ma soprattutto un buon casco per contribuire ad aumentare la propria sicurezza passiva.

Per venire incontro a chi deve fare il suo primo acquisto in tal senso o per chi è in cerca di qualcosa di più sfizioso e magari anche di tecnologico abbiamo quindi pensato di proporvi 5 modelli di casco dedicati prettamente ad un utilizzo “urban”.

 

Bontrager Charge WaveCel Commuter

Bontrager Charge WaveCel Commuter

Caratterizzato da una linea semplice ed essenziale, il Charge WaveCel Commuter è il casco perfetto per i vostri percorsi cittadini quotidiani. Bontrager, marchio della famiglia Trek specializzato in abbigliamento, accessori e componenti per ciclismo ottiene, con questo modello, la sintesi ideale fra estetica e funzionalità.

STRUTTURA, SICUREZZA e OMOLOGAZIONI

Poche le prese d’aria per questo casco che non ha nell’aerodinamica ovviamente, il suo punto di forza: ne troviamo una sottile a tutta lunghezza (ma divisa in tre) nella parte anteriore, una per ciascun alto e due nella parte posteriore. Il casco ottiene invece il massimo dei voti in termini di sicurezza grazie all’utilizzo della tecnologia Wavecel, di cui abbiamo già ampiamente parlato in occasione del suo lancio.

La struttura cellulare comprimibile che riveste l'interno del casco assorbe la forza dell'urto prima che raggiunga la testa del ciclista. In un recente studio, il casco per commuting Charge WaveCel ha dimostrato di essere fino a 5 volte più efficace rispetto ai caschi in schiuma tradizionali nella protezione della testa dalle lesioni causate da alcuni incidenti in bicicletta.

All’interno è presente un sottile ma imbottito pad antiumidità lavabile. Molto interessante la possibilità di regolazione posteriore con una sola mano grazie al sistema BOA® Fit con rotella bidirezionale. Stessa possibilità anche per il cinghietto di sicurezza sottogola, dotato di fibbia magnetica Fidlock. Nella parte posteriore troviamo un piccolo inserto riflettente ma soprattutto la predisposizione per integrare facilmente gli accessori d'illuminazione Bontrager. Nel nostro caso, ad esempio, abbiamo equipaggiato il casco con la piccola luce a led rossi Flare, da 90 lumen (in modalità lampeggiante).

Il Charge WaveCel è certificato NTA 8776 per l’utilizzo su biciclette a pedalata assistita e per poter essere utilizzato anche su bici s-pedelec, sempre a pedalata assistita ma che possono raggiungere i 45km e per le quali è obbligatorio il patentino per i motocicli o la patente B, l’assicurazione e la targa.

TAGLIE e PESO

Tre le taglie disponibili con vestibilità nella norma: la S corrispondente ad una circonferenza fra 51 e 57 cm, la M da 54 a 60 cm e la taglia L per circonferenze da 58 a 63 cm. Il peso di 425 grammi nella taglia M del casco in prova rispetta quasi al grammo quanto indicato dalla casa (428 grammi).

COLORI e PREZZO

Tre i colori disponibili per questo modello di casa Bontrager, dal classico nero del modello che vedete in foto al ricercato e forse più particolare Battleship Blue, passando da uno sgargiante giallo limone. Prezzo al pubblico di 154,99 euro, in linea con le caratteristiche tecniche del casco.

 

Kask Moebius

Kask Moebius

Progettato per un uso cittadino, il Moebius è il casco con più varianti di colore, ben 10, del gruppo. Linee eleganti e design raffinato per un accessorio che con il suo profilo risponde alle tendenze attuali della mobilità urbana.

STRUTTURA, SICUREZZA e OMOLOGAZIONI

La sua calotta, interamente in ABS antigraffio, presenta all’esterno una piccola presa d’aria frontale e due posteriori verticali per far fuoriuscire il calore verso l’esterno. Nella parte anteriore è possibile posizionare un piccolo frontino rimovibile che protegge il ciclista dagli elementi atmosferici. All’interno, la struttura in EPS è rivestita, nelle zone di contatto con la testa del ciclista, dall’imbottitura antisudore: 5 inserti singoli in spugna rimovibili, lavabili ed eventualmente anche disponibili sul sito KASK come accessorio di ricambio. Sullo stesso sito è inoltre presente anche un comodo e caldo sottocasco in lana merino da utilizzare nelle giornate più fredde.

Abbastanza rigidi e scomodi i cinghietti di sicurezza. La regolazione del casco è affidata ad un nuovissimo sistema progettato per migliorare vestibilità e comfort: l’ampia ruota posteriore è stata ridisegnata per offrire una presa migliore nella gestione delle micro regolazioni e garantire comfort e vestibilità ottimali. A garanzia di maggiore visibilità, nelle ore più buie della giornata, è presente un piccolo inserto adesivo riflettente nella parte posteriore: forse in questo caso si sarebbe potuto fare di meglio.

Tutti i prodotti di KASK superano i rigorosissimi test di qualità e sicurezza previsti dall'esclusivo Project CSD (Comfort, Safety, Design) di KASK. Tre le omologazioni di sicurezza per questo modello: CE EN 1078, CPSC 1203 e AS/NZS 2063.

TAGLIE e PESO

Il peso rilevato per il casco in taglia M (corrispondente ad una circonferenza fra 52 e 58 cm) che abbiamo testato è stato di 410 grammi, poco al di sotto di quanto dichiarato dall’azienda (420 grammi). Disponibile anche in taglia L, corrispondente ad una circonferenza fra 59 e 62 cm.

COLORI e PREZZO

Come dicevamo in apertura sono tante e alla moda le colorazioni disponibili per il modello Moebius: si va dai classici nero e grigio alle colorazioni più aggressive come il rosso, lo champagne o il lime (per l’intera gamma dei colori consultate il sito KASK). Prezzo di listino di 99 euro per questo essenziale ma curato compagno di pedalate.

 

Lumos Matrix

Lumos Matrix

È il più pesante ma sicuramente il più “particolare” del gruppo. Il marchio Lumos nasce dalle menti di Eu-Wen Ding e Jeff Chen, i due geniali ingegneri che hanno trasformato un’idea, un progetto estremamente innovativo, in caschi di ultima generazione che vanno molto oltre la consueta funzione di protezione da eventuali urti. Il modello Matrix è il “top di gamma” non sono della famiglia “urban” ma dell’intera gamma, grazie a tutta la tecnologia presente a bordo.

STRUTTURA, SICUREZZA e OMOLOGAZIONI

Struttura minimalista e molto avvolgente, specialmente sulla parte posteriore, anche per alloggiare il largo pannello da 77 luci LED. 4 le prese d’aria rettangolari sulla parte superiore della calotta cui se ne aggiungono 2 anteriori e 2 posteriori a far da cornice ai corpi illuminanti. Semplice ma efficace il sistema di ritenzione tramite cinghietti e quello di regolazione con rotella posteriore bidirezionale.

All’interno è presente la “classica” struttura in EPS che ospita i pad tergisudore imbottiti (5 per la precisione), rimovibili e naturalmente lavabili. 2 le versioni disponibili per questo modello, quella equipaggiata con il sistema di sicurezza MIPS, come nel modello da noi testato, e quella “semplice”.

MIPS (Multi-Directional Impact Protection System) è il sistema, semplice quanto efficace, progettato per ruotare all’interno del casco con l’intento di ridurre e rallentare la quantità di energia trasferita verso la testa, con lo scopo di diminuire le lesioni causate da urti rotazionali.

Ma quello che fa la differenza fra questo modello e i normali caschi da bicicletta sta proprio nella presenza di un sistema integrato di illuminazione/segnalazione che rende di fatto il casco un’estensione del proprio corpo. L’ampio pannello LED posteriore da 1000 Lumen, alimentato da una batteria al litio ricaricabile da 3.7 V e 1800 mAh è infatti programmabile e personalizzabile grazie all’App Lumos Helmet, disponibile sia per iOS che per Android, che gestisce diverse regolazioni di lampeggio delle luci ma permette anche di tenere traccia delle vostre uscite e condividere i dati con Apple Health o Google Fit.

Luci di stop automatiche e indicatori di direzione: il pannello posteriore, grazie alla sua tecnologia integrata a bordo, avverte chi vi segue in caso di frenata con un segnale rosso lampeggiante e può indicare le vostre svolte con una semplice “gesture” del braccio (se abbinato ad Apple Watch) o utilizzando il piccolo comando wireless da installare sul manubrio. Piccola ma efficiente la luce bianca, sempre a LED, anteriore.

Sul fronte omologazioni troviamo ben 4 certificazioni: AS2063, CPSC, EN1078 e F1447.

TAGLIE e PESO

Il peso di tanta tecnologia si fa sicuramente sentire: il modello ricevuto in prova ha infatti fatto fermare la bilancia a 605 grammi, sicuramente non un peso piuma. Unica la taglia M/L per circonferenze da 54 a 61 cm.

COLORI e PREZZO

Tre le varianti di colore: oltre alla versione nera che vedete in foto, il Lumos Matrix è disponibile anche in bianco lucido e rosso fluo. 2 i prezzi: 249,99 euro per la versione Standard e 279,99 per quella equipaggiata con sistema di sicurezza MIPS. Il prezzo non è sicuramente alla portata di tutti e soprattutto lontano da quello dei suoi “pari classe” ma giustificato da tutte le “features” tecnologiche che lo accompagnano. I caschi Lumos sono distribuiti in Italia da Athena.

 

Nutcase Vio

Nutcase Vio

Tre lunghe feritoie longitudinali e una larga orizzontale sulla parte posteriore caratterizzano questo modello da “commuter” di casa Nutcase, azienda americana con sede a Portland, Oregon. I caschi Nutcase sono caratterizzati da un’attenzione particolare al design senza mai perdere di vista però la sicurezza del ciclista.

STRUTTURA, SICUREZZA e OMOLOGAZIONI

Dotato di tecnologia MIPS di cui abbiamo già parlato in precedenza, il Vio sembra apparentemente un normale casco da bici, anche se più cool, forse merito anche del frontalino anteriore rimovibile.

Ad un attento esame ecco però apparire la striscia di led arancio/rossa che circonda, da lato a lato, l’intera calotta e la lampada anteriore bianca a 4 led nascosta sotto al logo Nutcase. 200 lumen la potenza della fonte anteriore, si ferma a 65 invece quella della striscia latero-posteriore. Semplicissimo accendere i led grazie al pulsante posto all’esterno, nella parte posteriore della calotta. Accanto al pulsante di accensione è presente la porta micro-USB di ricarica, protetta da un tappo in gomma.

Il vantaggio di avere delle luci sul casco si traduce in una migliore visibilità, grazie alla posizione più alta rispetto ai normali sistemi di illuminazione che equipaggiano le bici e alla modalità di lampeggio di cui sono dotate. La batteria integrata si ricarica tramite un cavo micro-USB incluso e ha una durata massima di circa 3 ore, con una singola carica, non tantissimo ma sicuramente abbastanza da farci tornare a casa per ricaricarla.

All’interno troviamo i classici pad interni tergisudore (tre per la precisione), rimovibili e lavabili e il sistema di regolazione posteriore dotato di rotella bidirezionale. Molto comoda la fibbia di aggancio magnetica che permette di indossare e rimuovere il casco, anche a guanti indossati, con una sola mano. La confezione di vendita comprende, oltre al casco, un frontalino in gomma rigida, il cavo di ricarica e la manualistica di riferimento.

Sul fronte omologazioni, il Vio è certificato dalla americana CPSC (Consumer Product Safety Commission), dall’australiana AS/NZS e dalla europea EN 1078 per la quale il casco, per essere certificato, deve superare alcune prove importanti, tra cui quella dell’Assorbimento Urti a bassa velocità, per capire se in caso di caduta il casco sia in grado di assorbire l’energia e non trasmetterla alla testa e a quella del Sistema di Ritenuta, per assicurarsi che il caso si mantenga in posizione adeguata durante un incidente.

TAGLIE e PESO

Non eccessivo il peso che nel nostro caso si attesta sui 420 grammi per il modello in prova di taglia S/M, corrispondente ad una circonferenza fra 55 e 59 centimetri. La taglia superiore è invece la L/Xl, corrispondente ad una circonferenza fra 59 e 62 centimetri.

COLORI e PREZZO

Sei le varianti di colore di cui una sola lucida, la bianca. In colorazione matta/opaca troviamo invece, oltre al nero, come il modello in prova, anche il rosso cabernet, il blu navy e due colori pastello, il rosa e il celeste. Il prezzo al pubblico del Nutcase VIO MIPS LED è di 169, 99 euro.

 

Sena Rumba

Sena Rumba

Il brand Sena nasce nel 1998 producendo tecnologia industriale e fornendo prodotti di rete Bluetooth® aziendali a clienti di tutto il mondo. Grazie all'esperienza nella produzione di dispositivi tecnologicamente avanzati per gli appassionati, Sena si cimenta quindi nella realizzazione di caschi da moto, prima, e successivamente da ciclismo, caratterizzati, in entrambi i casi, dalla presenza al loro interno di dispositivi di comunicazione integrata. Il modello Rumba, da noi testato, è quello identificato dall’azienda come Multisport, progettato per ciclisti, skater e chiunque voglia aggiungere un po’ di stile e tecnologia alla propria sicurezza.

STRUTTURA, SICUREZZA e OMOLOGAZIONI

Il suo look si rifà indiscutibilmente ai caschi da skater nati negli anni’80 con una forma “a scodella” interrotta solamente da 8 strette prese d’aria, 2 nella parte anteriore e posteriore e 4 nella parte superiore. La scelta di equipaggiare il Rumba con delle feritoie così sottili (circa 15 millimetri di larghezza per 35 di lunghezza) non lo rende sicuramente fra i più “freschi” rispetto ai modelli testati, sicuramente nelle più calde giornate estive.

La linea esterna è assolutamente uniforme e priva di qualsiasi accessorio, ad eccezione, sul lato sinistro, del piccolo pannello di controllo del sistema di comunicazione integrato a bordo. Il Rumba è dotato infatti di tecnologia Bluetooth per comunicare tra ciclisti e per connettersi al proprio smartphone per ascoltare musica, seguire le indicazioni GPS, ricevere feedback dalle App di fitness e telefonare.

Il suo Interfono HD a 2 vie permette di conversare con un'altra persona, naturalmente dotata di un casco con medesima tecnologia, fino ad un massimo di 400 metri e per una durata di circa 8 ore. Grazie al microfono integrato dotato di tecnologia Advanced Noise Control, situato nella parte superiore del casco, la voce risulta sempre molto chiara mentre rumori di fondo o fruscii del vento risultano quasi assenti.

I due speaker, sempre integrati nella calotta, all’altezza delle orecchie, garantiscono una buona resa acustica permettendo inoltre all'utente di essere consapevole dei rumori ambientali sulla strada intorno a lui. Molto interessante la possibilità di accoppiare il casco, tramite Bluetooth® 4.1, al proprio smartphone: da quel momento sarà possibile ascoltare la vostra musica preferita, seguire le indicazioni GPS o telefonare…tutto direttamente dal Rumba.

All’interno della calotta in ABS troviamo la classica imbottitura in EPS e un semplice sistema di ritenzione a cinghietti, con fibbia standard e sistema di regolazione posteriore con rotella bidirezionale. Nella parte inferiore della calotta un sistema di spugne antisudore, rimovibili e lavabili, vi garantirà il massimo del comfort nelle giornate più calde.

Sul fronte sicurezza, tre le omologazioni in possesso del Rumba: la europea CE EN 1078, e le americane CPSC 1203 e ASTM F1492-08.

TAGLIE e PESO

Peso di 490 grammi per l’esemplare in taglia M, corrispondente ad una circonferenza fra 54 e 58 centimetri, da noi provato. Disponibile anche in taglia L, corrispondente ad una circonferenza fra 59 e 62 centimetri.

COLORI e PREZZO

Unica purtroppo la colorazione, nero matto, come in foto. Il prezzo al pubblico del SENA Rumba Multi-Sport è di 139 euro, in linea con i contenuti tecnologici che lo accompagnano.

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Giuseppe Battaglia

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